IMU 2021: l’omessa dichiarazione si reitera di anno in anno

Con sent. n. 8199 del 24.03.2021 la Cassazione ha stabilito che in caso di omissione della dichiarazione IMU (o in caso di dichiarazione incompleta o infedele) l’obbligo di presentare o di rettificarla va applicato per ogni anno, con la conseguenza che la violazione dell’obbligo va sanzionata anche per gli anni successivi al primo. L’obbligo di dichiarare il possesso o le variazioni intervenute, secondo la Cassazione, non cessa allo scadere del termine fissato con riferimento all’inizio del possesso, ma permane finché la dichiarazione non sia presentata e determina un’autonoma violazione punibile per ogni anno. Ricordiamo che, in caso di omessa presentazione della dichiarazione, il comma 775 dell’articolo 1, legge n. 160/2019 prevede l’applicazione di una sanzione dal 100 al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro. Ricordiamo che con l’articolo 9 del D.Lgs. n. 137 del 28.10.2020 il elgislatore ha previsto la cancellazione della seconda rata IMU 2020 con riferimento agli immobili ed alle pertinenze in cui sono esercitate le attività limitate dal DPCM 24.10.2020. Sulla base delle disposizioni contenute nella legge n. 160/2019, infatti: i) IMU e TASI vengono riunite nella “nuova IMU”, la cui disciplina ricalca per molti aspetti la precedente disciplina; ii) la TARI continuerà a trovare applicazione come negli anni precedenti. In occasione dei decreti ristori, ricordiamo, sono state disposte alcune esenzioni con riferimento al saldo 2020. Ci si riferisce, in particolare, agli immobili ubicati nei comuni delle zone rosse ed a quelli in cui si esercitano le attività individuate dall’allegato 2 del DL n. 137/2020. Ricordiamo che con l’articolo 1, commi 599-600 legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha introdotto una nuova esclusione dal versamento in materia IMU per l’anno 2021. Sulla falsariga di quanto già previsto dai decreti ristori con riferimento al versamento del saldo 2020, la legge di Bilancio 2021 ha previsto l’esclusione dal versamento della prima rata IMU 2021 con riferimento agli immobili il cui utilizzo risulta particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria.