Nuova IRPEF: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Con legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 30.12.2021) il legislatore ha introdotto alcune modifiche alle disposizioni in materia IRPEF, modificando aliquote e scaglioni applicabili. Con la circolare n.4/E del 18.02.2022 l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni in relazione all’applicazione dell’articolo 1, commi da 2 a 8 della Legge di Bilancio 2022 che, a decorrere dal 01.01.2022 al fine di ridurre la pressione fiscale, prevede le seguenti modifiche al sistema di tassazione: i) la seconda aliquota, per i redditi oltre 15.000 e fino a 28.000 euro si applica nella misura del 25% (in precedenza 27%); ii) la terza aliquota si applica ai redditi oltre 28.000 e fino a 50.000 euro si applica nella misura del 35% (in precedenza 38%); iii) viene soppressa l’aliquota del 41%; iv) i redditi sopra i 50.000 euro sono tassati al 43%. Tra i vari chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia ha puntualizzato che sono state apportate modifiche alle detrazioni dell’articolo 13 TUIR da lavoro dipendente e assimilato, da pensione, da lavoro autonomo e altri redditi. Tra tali modifiche vi è la previsione di alcuni correttivi in aumento nel caso in cui il reddito complessivo rientri in determinate soglie. Al riguardo l’Agenzia spiega che tali correttivi verranno corrisposti per intero nel corso dell’anno 2022 senza effettuare alcun ragguaglio al periodo di lavoro nell’anno e che il sostituto riconosce gli stessi sin dal primo periodo di paga del 2022. Con riferimento ai termini relativi alle addizionali la Legge di Bilancio prevede che le regioni e le province autonome hanno tempo fino al prossimo 31.03.2022 per pubblicare la legge con la quale fissano l’eventuale maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale. I comuni, invece, devono modificare scaglioni e aliquote dell’addizionale entro il 31.03.2022 o, in caso di scadenza successiva, entro il termine di approvazione del bilancio di previsione.