Regime forfetario: l’esposizione dell’IVA in fattura blocca l’opzione

Con risposta ad interpello n. 378 del 31.05.2021 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcune precisazioni in relazione all’applicazione del regime forfetario in condizioni particolari. Nel caso esaminato dall’Agenzia delle Entrate, in particolare, un contribuente ha provveduto all’emissione di fatture con applicazione di IVA e (presumibilmente) ritenute pur rientrando nell’ambito di applicazione del c.d. “regime forfetario”. Considerata la peculiarità della posizione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ritiene che il comportamento concludente assunto dal contribuente non consenta una rettifica della propria posizione (tra cui emissione di note di credito per lo storno dell’IVA) ai fini dell’accesso al regime fiscale agevolato. Ricordiamo che, in occasione di precedenti chiarimenti, l’Amministrazione Finanziaria ha precisato che: i) con interpello n. 244/E/2021, l’Agenzia ha specificato che i contribuenti forfetari possono procedere alla cessione del credito corrispondente alla detrazione “sisma bonus” sui lavori condominiali. Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ha speciicato che la detrazione riguarda tutti i soggetti che possiedono un reddito assoggettabile all’IRPEF e che sostengono le spese in questione, compresi coloro che in concreto non potrebbero fruire della detrazione in quanto l’imposta lorda non è dovuta o è assorbita dalle detrazioni; ii) con risposta ad interpello n. 432/2020 la medesima conclusione è stata raggiunta con riferimento alla cessione del credito “ecobonus”; iii) con risposta ad interpello n. 554/2020, invece, l’Agenzia ha specificato che nel caso in cui la società effettui prestazioni di beni o servizi nel settore ATECO in cui il socio esercita la propria attività quale persona fisica, la riconducibilità diretta o indiretta potrebbe ricorrere ogniqualvolta la persona fisica effettui o riceva cessioni di beni o prestazioni alla società.