11 ottobre 2023
Regime lavoratori impatriati: rientro da distacco all’estero agevolato
Memory n. 152 del 11.10.2023 a cura di Riccardo Malvestiti
Con sentenza n. 2816/9/23 del 25.09.2023 la Corte di Giustizia di secondo grado della Lombardia ha stabilito che l’acceso al regime degli impatriati non è precluso al lavoratore dipendente che presti la propria attività lavorativa all’estero in regime di distacco per poi rientrare in Italia. Tale decisione viene assunta sulla base delle nuove disposizioni contenute nel D.Lgs. n.147/2015 che, a differenza del previgente regime, non prevede la formalizzazione di un nuovo rapporto di lavoro in Italia né la discontinuità rispetto ad un precedente impiego. Ricordiamo che con l’articolo 1, comma 50, della legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha introdotto nuove disposizioni in materia di incentivi fiscali per soggetti impatriati, stabilendo che coloro che sono rientrati in Italia prima del 30.04.2019 possono vedersi riconosciuta la possibilità di prolungare il periodo agevolato a 10 anni in presenza di figli minori o a fronte dell’acquisto di un’unità immobiliare versando un onere parametrato al reddito dell’ultimo periodo d’imposta prima dell’esercizio dell’opzione. Tale onere, in particolare, ammonta al 10% dei redditi di lavoro dipendente e autonomo prodotti in Italia ed al 5% dei redditi di lavoro dipendente ed autonomi prodotti in Italia se ha almeno tre figli ed ha effettuato l’acquisto di un immobile. Segnaliamo che con il DL n. 34 del 30.04.2019, ora con legge n. 58 del 28.06.2019, il legislatore ha modificato le agevolazioni a favore dei lavori che stabiliscono la propria residenza in Italia a seguito di un’esperienza di studio / lavoro all’estero. Secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, coloro che intendono stabilire la propria residenza in Italia (a partire dallo scorso 01.01.2020) possono beneficiare di una riduzione del reddito imponibile pari al 70%, ulteriormente ridotta alla ricorrenza di alcune condizioni.
Categorie:Agevolazioni Fiscali
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