Bonus Sud e Credito Imposta “ZES”: unica agevolazione

Circa il rapporto intercorrente tra il credito d’imposta “ZES” (zone economiche speciali) e il credito d’imposta Mezzogiorno (cd. “Bonus sud”), l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che “Sulla base del tenore letterale delle disposizioni relative al Credito d’imposta ZES e di quelle concernenti il Credito d’imposta Mezzogiorno (rispettivamente, gli articoli 5 del decreto ¬legge n. 91 del 2017 e 1, commi 98 e ss., della legge n. 208 del 2015), emerge che il Credito d’imposta ZES, diversamente da quanto ritenuto dalla Società, non possa essere considerato un’agevolazione “ulteriore” rispetto al Credito d’imposta Mezzogiorno che a quest’ultimo si “aggiunge”, per i medesimi investimenti”. Questa, in sintesi, la risposta dell’Agenzia dell’Entrate all’istanza di interpello di una società operante nel mezzogiorno che aveva effettuato investimenti in impianti, attrezzature e macchinari dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Nello specifico, l’Agenzia delle entrate sottolinea che la legge che disciplina il “credito d'imposta ZES, prevede un “potenziamento dei benefici” per gli investimenti effettuati nelle aree interessate, ma non può essere inteso come la possibilità di ottenere una diversa (o meglio, “aggiuntiva”) misura di sostegno. In pratica, bonus Sud e il credito d’imposta, essendo relative alla medesima “ZES”, non possono essere cumulati.