Cessione di quote di srl: prelazione estesa anche alla cessione del diritto di usufrutto con limitazioni

Le clausole di prelazione attribuiscono, come noto, il diritto agli altri soci di acquistare le quote del socio alienante alle stesse condizioni pattuite da quest’ultimo con il terzo. Le tipologie di clausole di prelazione possono essere suddivise in due gruppi: i) quelle “proprie”, quando il prezzo di cessione non è sottratto alla libera determinazione dell’alienante; ii) quelle “improprie”, che si realizzano allorchè la determinazione del prezzo è sottratta alla libera determinazione dell’alienante ma è rinviata ad un terzo soggetto (arbitratore). La prelazione si può trasformare in facile strumento di contestazione tra soci ed è, pertanto, opportuno che lo statuto regoli in maniera puntuale i seguenti aspetti. A tal proposito è necessario specificare in quali casi spetta il diritto di prelazione, ossia solo per i negozi traslativi a titolo oneroso, quali la compravendita, la permuta o la cessione del solo usufrutto, ovvero anche per i negozi a titolo gratuito. Sul punto, si segnala che il comitato Triveneto dei Notai ha evidenziato che: i) la clausola di prelazione è legittimamente applicabile anche per i trasferimenti a titolo gratuito, purchè siano previsti meccanismi correttivi, quali l’intervento di un terzo arbitratore, che consentano al socio che intendeva trasferire la partecipazione di ottenere il valore economico della stessa (Massima I.I.20); ii) è legittima l’applicazione della clausola di prelazione anche alla cessione dell’usufrutto sulle partecipazioni. Va, peraltro, evidenziato che quest’ultima massima è stata recentemente oggetto di integrazione da parte dei suddetti notai, i quali hanno meglio precisato che: i) nel caso di costituzione di usufrutto, il diritto offerto agli altri soci dovrà avere le stesse caratteristiche di quello che si intende costituire a favore del terzo; ii) in presenza di usufrutto vitalizio, ai soci dovrà essere offerto un usufrutto a commisurato alla vita di detto terzo (Massima Comitato Notarile Triveneto settembre 2015 n. I.I.23).