8 marzo 2011

Imprese di allevamento: profili contabili e fiscali della valutazione delle 'scorte vive'

Daily news N. 68 del 08.03.2011 a cura di Massimiliano Lorenzetti

Imprese di allevamento: profili contabili e fiscali della valutazione delle “scorte vive” - Daily news N. 68 del 08.03.2011 a cura di Massimo Lorenzetti€ 6,00

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L’attività delle società di allevamento consiste nella produzione e allevamento di animali, da utilizzare a diversi fini: macellazione per fini alimentari, lavoro e anche compagnia. Con la riforma dell’articolo 2135 del codice civile tutte le imprese di allevamento rientrano tra le imprese agricole. La specificità dei beni trattati da tali imprese comporta peculiari problemi contabili: gli “animali” sono, infatti, prodotti che nascono, crescono, si ammalano, muoiono, ognuno secondo le regole previste dalla propria specie. Ogni fatto che comporta una trasformazione biologica che deve avere una precisa rappresentazione in bilancio. Per operare una corretta valutazione, è necessario innanzitutto classificare gli animali posseduti nell’esercizio di un’impresa nelle poste di bilancio: gli animali da riproduzione (o da latte o da uova), impiegati durevolmente nell’attività d’impresa rientrano tra i beni strumentali; gli animali destinati alla vendita rappresentano delle scorte vive. Una volta classificati, si considerano i diversi problemi che si presentano all’operatore nella valutazione degli animali destinati alla vendita, verificando le soluzioni fornite dai principi.
Categorie:Regimi Fiscali
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