La riduzione del doppio binario civile e fiscale

Il DDL di riforma fiscale delega il governo a modificare in modo rilevante il regime fiscale della tassazione dei redditi dei liberi professionisti. Detta riforma epocale muove sui seguenti punti principali: i. la deduzione dei contributi professionali direttamente nell’ambito dei redditi di categoria; ii. introduzione del principio di onnicomprensività ad esclusione delle somme percepite dal libero professionista a titolo di rimborso spese da questi sostenute e riaddebitate al cliente, non deducibili dal professionista; iii. modifica del principio di cassa relativamente ai compensi attraverso l’equiparazione del momento dell’incasso con il momento di effettuazione delle ritenute da parte del committente (ovvero rileverà il momento in cui la somma di denaro esce dalla disponibilità del committente); iv. equiparazione dell’acquisto dell’immobile del libero professionista all’analoga acquisizione in leasing finanziario, allo scopo di superare tale ingiustificata disparità di trattamento tra le due diverse modalità di acquisizione del bene; v. riduzione delle ritenute operate sui compensi dei liberi professionisti nel caso in cui questi si avvalgano dell’opera di lavoratori dipendenti o di altri collaboratori; vi. introduzione del regime di neutralità fiscale delle operazioni straordinarie alla stessa stregua delle imprese.