30 ottobre 2020
Indebita compensazione: al commercialista si addebita quantomeno il dolo eventuale
Il Fatto e il Diritto n. 34 del 30.10.2020 a cura di Gianfranco Antico
Indebita compensazione: al commercialista si addebita quantomeno il dolo eventuale - Il Fatto e il Diritto n. 34 del 30.10.2020 a cura di Gianfranco Antico | € 6,00 + IVA |
E’ legittimo il concorso del commercialista nel reato di indebita compensazione, quantomeno in termini di dolo eventuale, atteggiamento psicologico non incompatibile con lo schema del reato di indebita compensazione, di cui all’art.10-quater, del D.Lgs.n.74/2000. In altre parole, è legittimo il sequestro preventivo nei confronti di un professionista che ha trasmesso telematicamente il modello F24 recante l’indebita compensazione, anche se la consulenza è stata fornita da soggetti terzi. Il Professionista conosce le dinamiche sottese alle operazioni tributarie e dunque è impensabile secondo la Corte che lo stesso possa aver adempiuto rimanendo all’oscuro dell’illecito perseguito (Sentenza della Corte di Cassazione n.26087 sez.pen. del 16 settembre 2020).
Categorie:Compensazioni – Giurisprudenza
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