Antiriclaggio: le novità del D.Lgs. n. 125/2019 di recepimento della quinta direttiva

Con il D.Lgs. n. 125 del 04.10.2019 il legislatore ha recepito nel nostro ordinamento le disposizioni della c.d. quinta direttiva in materia di anticiciclaggio, introducendo alcune novità nel nostro ordinamento. Tra le varie modifiche apportate alla disciplina, segnaliamo, in particolare, l’ampliamento della previsione del rispetto degli obblighi in materia antiriciclaggio con riferimento i) ai soggetti esercenti attività di commercio di cose antiche ed opere d’arte (valore dell’operazione pari o superiore a 10.000 euro), ii) agli intermediari immobiliari (relativamente alle locazioni per le quali il canone mensile è pari o superiore a 10.000 euro). L’obbligo è stato inoltre esteso anche ai prestatori di servizi di portafoglio digitale. Con riferimento alla titolarità effettiva dei rapporti viene modificato il criterio di individuazione residuale, ovvero il criterio applicabile nel caso in cui il soggetto non sia altrimenti identificabile. Con riferimento ai clienti diversi dalle persone fisiche viene stabilito, in particolare, che se a seguito dell’esame dell’assetto proprietario non sia possibile identificare la persona fisica a cui è attribuibile la proprietà diretta o indiretta dell’ente, il titolare dovrà essere identificato nella persona a cui è attribuibile il controllo sulla base della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea (o sufficienti ad esercitare un’influenza dominante) o in quella che beneficia di particolari vincoli contrattuali grazie ai quali può esercitare un’influenza dominante. In caso di persona giuridica privata, oltre ai fondatori ed ai beneficiari sono individuati come titolari effettivi i titolari di poteri di rappresentanza legale, direzione ed amministrazione (per poter applicare tale ultimo criterio è necessario conservare traccia delle verifiche effettuate per l’identificazione del titolare effettivo). Con riferimento al registro dei titolari effettivi, per effetto delle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 125/2019 la consultazione e l’accesso è pubbico (sono previste esclusioni per minori o in caso di elevato rischio di frode o estorsione, da valutare caso per caso).