Cessione dei contratti di leasing rilevazione contabile del prezzo di acquisizione

Il CNDCEC (documento del 23 novembre 2011) ha analizzato il trattamento contabile, in capo al soggetto acquirente, della cessione del contratto di leasing finanziario, operazione commerciale frequentemente utilizzata nella prassi. Tramite la cessione del contratto di leasing finanziario, la posizione contrattuale del locatario viene trasferita, nella sua interezza, in capo ad un soggetto terzo, mentre gli elementi essenziali dell’accordo stipulato con il locatore rimangono immutati. Il cessionario subentrerà, infatti, al cedente, nel diritto all’utilizzo del bene per il periodo di durata residua del contratto e nella facoltà di esercitare l’opzione di riscatto (se prevista) oltre ad assumere l’obbligo di corrispondere al locatore i rimanenti canoni. Le motivazioni economiche, alla base dell’operazione in commento, sono riconducibili quanto al cedente, alla riduzione dell’esposizione finanziaria e all’abbattimento dei costi, quanto al cessionario, invece, all’ottenimento della disponibilità (ed eventualmente la proprietà) di cespiti considerati strategici per il conseguimento degli obiettivi aziendali. Il CNDCEC, stante la mancanza, tanto nella norma civilistica quanto nei principi contabili nazionali, di specifiche indicazioni, ha deciso di affrontare compiutamente il trattamento contabile dell’operazione di cessione del contratto di leasing finanziario, limitatamente ai soggetti non IAS adopter, con particolare riguardo alla classificazione e alla rilevazione del costo sostenuto dal cessionario per subentrare nel contratto. Il documento fornisce, a completamento dell’analisi, alcuni esempi numerici, con le relative scritture contabili. Nel presente contributo verrà analizzato, esclusivamente, il trattamento contabile del prezzo di acquisizione di un contratto di leasing finanziario con finalità prevalente traslativa ovvero, qual particolare contratto strumentale al successivo trasferimento della titolarità giuridica dello bene.