Composizione negoziata della crisi: chiarimenti sui benefici della rateazione fiscale

Secondo quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate con risposta ad interpello n. 443 del 02.10.2023, tra le misure premiali nella composizione negoziata della crisi rientra anche la rateazione dei debiti IVA non iscritti a ruolo in rate variabili di importo crescente per ciascun anno. In particolare, l’Agenzia specifica che non essendo disciplinata espressamente la tipologia di rate da versare (se costanti o variabili) non può escludersi la possibilità di richiedere la rateizzazione dei debiti IVA non iscritti a ruolo in rate variabili di importo crescente per ciascun anno. Ricordiamo che secondo quanto previsto dall’articolo 19, comma 1 ter, del DPR n. 602 del 29.09.1973, il debitore può chiedere che il piano di rateazione, in luogo di rate costanti, preveda rate variabili di importo crescente per ciascun anno. Nel caso esaminato in occasione della risposta ad interpello n. 443/2023, l’istante dichiara che intende accedere al procedimento di composizione negoziata della crisi disciplinato dal D.Lgs. n. 14 del 12.01.2019. L’istante, in particolare, intende avvalersi della misura contemplata dall’articolo 25 bis, comma 4, del CCI che consente di rateizzare il pagamento di tributi non ancora iscritti a ruolo, in considerazione delle comunicazioni di irregolarità e degli omessi versamenti IVA riferiti all’istante. Considerate le necessità di flusso derivanti dal proseguo dell’attività aziendale, l’istante chiede quindi se sia possibile o meno definire piani di rateazione di carattere crescente. L’Agenzia, come anticipato, non rileva una specifica disciplina rispetto alla struttura della rateazione da concedere e, pertanto, non può escludere che il piano di rateazione preveda rate crescenti.