17 gennaio 2012
Enti non commerciali e adempimenti contabili: chiarimenti ministeriali
Memory n. 19 del 17.01.2012 a cura di Mauro Muraca
L’Amministrazione Finanziaria ( R.M. n. 126 del 16 dicembre 2011) ha precisato che non sussistono obblighi di tenuta delle scritture contabili da parte degli enti non commerciali se l’attività svolta dall’ente non costituisce attività d’impresa ovvero, sia del tutto occasionale ( e non abituale) così da determinare la mera produzione di redditi diversi (attività commerciale non esercitata abitualmente). In altri termini, gli enti qualificati “non commerciali” che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali non sono soggetti all’obbligo di tenere una contabilità ai fini dell’imposte sui redditi e sul valore aggiunto, ma debbono redigere, soltanto, il rendiconto annuale economico finanziario. Quest’ultimo documento assume per l’Amministrazione Finanziaria ed, in particolare, per gli organi deputati ai controlli, una valenza probatoria ai fini di una corretta qualifica fiscale del soggetto, sia con l’esame dei parametri qualitativi che quantitativi di cui all’art. 149 del TUIR. Da ultimo, l’Amministrazione Finanziaria ritiene che, qualora l’ente abbia esercitato delle raccolte occasionali pubbliche di fondi, ai sensi dell’art. 143, comma 3, lett. A) del TUIR, lo stesso sia tenuto a redigere uno specifico e separato rendiconto previsto dall’art. 20, comma 2 del D.P.R. n. 600/73.
Categorie:Adempimenti – Contabilità – Iva
- Memory n. 19 (215 kB)