Flat tax: i chiarimenti delle Entrate con la circolare n. 18/E/2023

Con circolare n. 18/E del 28.06.2023 l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisaizoni in relazione alla c.d. “Flat Tax” introdotta dall’articolo 1, commi da 55 a 57 della legge n. 197 del 29.12.2022, con particolare riferimento all’ambito applicativo ed alla modalità di determinazione degli elementi utili al calcolo delle imposte. Viene confermato l’accesso all’istituto da parte delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, incluse le imprese familiari e coniugali non gestite in forma societaria. Sono, inoltre, ammesse le persone fisiche che esercitano un’arte o una professione in forma individuale. Sono stati ammessi esplicitamente, altresì, le imprese agricole individuali che accedono al regime previsto agli artt. 55, comma 5 e 56-bis del TUIR. Restano escluse le persone fisiche che applicano, nel 2023, il regime forfetario, fatta eccezione per la fuoriuscita dal regime per superamento del limite di 100.000 euro in corso d’anno. La flat tax, inoltre, non può trovare strutturalmente applicazione nei confronti dei contribuenti che hanno iniziato l’attività nel 2023 in quanto per essi non è possibile determinare l’incremento reddituale in assenza dei dati del triennio precedente. Ricordiamo che secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, l’applicazione della tassazione agevolata presuppone il conseguimento di un reddito, per il 2023 più elevato rispetto ai medesimi redditi dichiarati nel triennio precedente. La base imponibile dell’imposta sostitutiva, in particolare, è determinata dalla differenza tra reddito d’impresa/lavoro autonomo del 2023 e il reddito più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022 decurtato di un’importo pari al 5% del maggiore dei redditi del triennio. L’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, si applica nella misura del 15%.