Imposta di bollo: innalzata la soglia di differimento a 5.000 euro

Con l’articolo 3 del DL n. 73 del 21.06.2022 il legislatore ha introdotto una modifica alle disposizioni in materia di assolvimento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, elevando la soglia di differimento degli adempimenti da 250 a 5.000 euro. Per l’effetto, dal 2023, se l’imposta dovuta per il primo/secondo trimestre è pari o inferiore a 5.000 euro, il versamento può essere effettuato entro il termine previsto per il secondo o per il terzo trimestre. Ricordiamo che, con provvedimento protocollo n. 34958/E del 04.02.2021, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le disposizioni attuative del DM 04.12.2020, con cui sono state apportate alcune modifiche alle disposizioni in materia di imposta di bollo sulla fattura elettronica, rendendone operative le disposizioni. Il provvedimento, in particolare, rende note le regole tecniche per l’integrazione delle fatture che non recano l’indicazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo nonché le modalità per la comunicazione da parte dell’Amministrazione Finanziaria di eventuali irregolarità. Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del cedente, del prestatore o dell’intermediario due elenchi recanti le fatture che riportano / non riportano l’assolvimento dell’imposta di bollo. Il contribuente, entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre solare di riferimento, qualora ritenga che non si siano realizzati i presupposti per l’applicazione dell’imposta, comunicherà tale informazione all’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo inoltre che con l’articolo 1, comma 1108 della legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha introdotto una nuova disposizione in materia di imposta di bollo sulle fatture elettroniche, con cui viene prevista la responsabilità in solido del cedente del bene o del prestatore di servizio ai sensi dell’articolo 22 del DPR n. 642/1972 qualora il documento sia emesso da un soggetto terzo per suo conto.