Imprese sociali: decreto in materia di operazioni straordinarie

Con decreto 27.04.2018, pubblicato in G.U. n. 139 del 18.06.2018 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito le disposizioni in materia di operazioni straordinarie delle imprese sociali. Vengono analizzate, in particolare, le operazioni di trasformazione, fusione, scissione e cessione d’azienda, nonché la devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento o di perdita volontaria della qualifica. Il decreto, in vigore a partire dal 04.07.2018, abroga il precedente decreto 24.01.2008. Con riferimento alle operazioni straordinarie, il nuovo decreto prevede la comunicazione preventiva, al Ministero del Lavoro, dell’intenzione di procedere all’esecuzione di un’operazione straordinaria: a tale comunicazione dovranno essere allegati i documenti relativi alla situazione patrimoniale dell’ente e di ciascuno degli altri enti coinvolti, la relazione patrimoniale degli amministratori e la relazione giurata redatta da un esperto designato dal Tribunale nel caso di cessione di azienda o di un suo ramo (la lista dei documenti, in ogni caso, varia a seconda dell’operazione da svolgere). In caso di devoluzione del patrimonio conseguente a scioglimento volontario dell’ente, l’organo di amministrazione deve provvedere a comunicare al Ministero i dati identificativi dell’ente che devolve il patrimonio e degli enti beneficiari dell’operazione. Lo scopo della verifica del Ministero consiste nell’accertare la persistenza dei vincoli di destinazione del patrimonio, l’assenza di scopo di lucro ed il perseguimento delle attività di interesse generale e civiche in capo al cessionario. In assenza di un diniego espresso l’autorizzazione si considera concessa decorsi 90 giorni dalla ricezione della notificazione. Ricordiamo inoltre che, con decreto 16.03.2018, il Ministero dello Sviluppo e del Lavoro ha fornito le disposizioni attuative relative all’adeguamento alla disciplina delle imprese sociali, specificando che entro il prossimo 20.07.2018 le imprese sociali già iscritte nella apposita sezione del registro delle imprese sono tenute ad adeguare i propri atti costitutivi e statuti in base alle nuove disposizioni contenute nel Decreto legislativo.