IMU su terreni agricoli: applicabile l’esenzione anche ai pensionati

Con sent. n. 13306 del 15.05.2023 la Cassazione ha stabilito che la condizione di pensionato del coltivatore diretto non è (di per se stessa) ostativa all’applicazione delle esenzioni previste dall’articolo 13, comma 8 bis, del DL n. 201 del 06.12.2011, con cui il legislatore aveva disciplinato l’applicazione di alcune soglie di esclusione dall’imposizione a favore dei terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola purché dai medesimi condotti. La sentenza in commento è intervenuta con riferimento alle annualità dal 2012 al 2015 riguardo ad un giudizio di merito che aveva ad oggetto l’impugnazione di quattro avvisi di accertamento IMU rispetto ai quali l’ente aveva negato le agevolazioni difettando in capo al contribuente, coadiuvante dell’azienda agricola del fratello, la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale ed, in particolare, il requisito della prevalenza del reddito derivante dall’attività agricola rispetto a redditi di altra natura. Dopo la conferma nei due gradi di merito, la Cassazione ha stabilito che per effetto della norma di interpretazione autentica di cui all’articolo 78 bis del DL 104/2020 la qualifica di coadiutore non può costituire di per se un elemento ostativo ai fini del trattamento agevolativo per i terreni agricoli. Segnaliamo che le disposizioni della c.d. “Nuova IMU” prevede una nuova esenzione, sempre a favore dei terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti alla previdenza agricola, comprese le società agricole di cui all'articolo 1, comma 3, del citato decreto legislativo n. 99 del 2004, indipendentemente dalla loro ubicazione. L’agevolazione si estende inoltre ai terreni ubicati nei comuni delle isole minori di cui all'allegato A annesso alla legge 28 dicembre 2001, n. 448, a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile o ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell'articolo 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984.