Rivalutazione di quote e terreni: scomputo e rimborso dell’imposta

L’art. 7, co. 2, lett. dd), del D.L. 70/2011 ripropone, per la sesta volta negli ultimi dieci anni, la possibilità di rideterminare il costo di acquisto dei terreni e delle partecipazioni detenute al di fuori del regime d’impresa. Tecnicamente, il legislatore riprende le condizioni di rivalutazione stabiliti dal primo provvedimento di proroga (art. 2, co. 2, del D.L. 282/2002), mentre la norma originaria di rivalutazione era contenuta negli artt. 5 e 7 della Legge n. 448/2001. Relativamente alla tempistica, le disposizioni del decreto sviluppo prevedono che la rivautazione riguardi terreni e partecipazioni posseduti alla data del 1° luglio 2011, mentre la redazione della perizia di stima giurata ed il versamento dell’imposta sostitutiva (o della prima rata) deve avvenire entro il 30 giugno 2012. Restano immutate le misure dell’imposta sostitutiva dovuta (4% per i terreni e le partecipazioni qualificate, 2% per le partecipazioni non qualificate), ed i soggetti abilitati alla stesura della perizia di stima. Rinviando alla nostra Daily News 140 del 11 maggio 2011 per gli aspetti generali di quanto in argomento, in questa sede si intende focalizzare l’attenzione sulle disposizioni previste nelle lett. ee), ff) e gg) del predetto co. 2 dell’art. 7 del D.L. 70/2011, in cui sono rispettivamente contenuti i seguenti aspetti:
• possibilità di scomputare dall’imposta sostitutiva dovuta quella versata in occasione di una precedente rivalutazione (lett. ee);
• possibilità di richiedere il rimborso, in alternativa al suddetto scomputo, dell’imposta già versata in occasione di una precedente rivalutazione, prevedendo un maggior termine per la richiesta di tale rimborso (lett. ff);
• riapertura dei termini per la richiesta di rimborso dell’imposta versata prima della data di entrata in vigore del decreto sviluppo, e quindi fino al 13 maggio 2011.