Approvato il modello per la comunicazione delle operazioni Black List: è tutto pronto ma restano diversi dubbi

L’Agenzia delle entrate con provvedimento n. 2010/85352 del 28.05.2010 ha approvato il modello per la comunicazione telematica, obbligatoria a decorrere dal 1° luglio 2010, che sono tenuti ad effettuare tutti i soggetti passivi IVA in relazione ad operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi così detti black list, come disposto dall’articolo 1 del D.L n.40/2010 (così detto D.L Incentivi) convertito con modifiche nella legge del 22.05.2010 n. 73. Tale comunicazione si è resa necessaria nell’ottica di contrastare le frodi IVA c.d. “carosello” e questo, nonostante comporti, come andremo ad analizzare, una sorta di intreccio normativo tra la disciplina Iva – con riferimento al D.P.R. n. 633/1972 e D.L. n. 331/1993 – e la normativa fiscale relativa alle imposte dirette – con riferimento al D.P.R. n. 917/1986, quest’ultima volta a rafforzare il concetto generale di “monitoraggio fiscale” a cura dell’Amministrazione Fiscale.