Concordato preventivo, profili procedurali e criticità

L’iter di ammissione alla procedura si avvia con la presentazione, da parte dell’imprenditore “fallibile” in stato di crisi, di un ricorso per concordato preventivo, che può anche essere “in bianco”, ovvero con riserva del successivo deposito del piano e della proposta (art. 161, co. 6, L. fall.). La produzione di tali documenti consente al tribunale competente di esprimersi in merito all’apertura o meno del concordato preventivo, ai creditori di formulare – in caso di sussistenza dei presupposti di legge – una proposta concorrente e al commissario giudiziale di effettuare le proprie verifiche, utili alla manifestazione di un voto consapevole sulla proposta a cura dei creditori. Qualora il voto favorevole sulla proposta di concordato consegua le maggioranze previste dall’art. 177 L. fall., si apre il giudizio di omologazione della stessa, a cui seguirà, nell’ipotesi di esito positivo, l’inizio della fase esecutiva, finalizzata alla soddisfazione dei creditori, nei termini in essa prospettati.