Cooperative: nuovo regime impositivo

Le società cooperative sono assoggettate, in linea generale, alle regole previste per le società di capitali, ancorché il legislatore tributario, in virtù della loro funzione sociale ricoperta, abbia previsto una serie di agevolazioni fiscali che sono state, nel tempo, oggetto di revisione in senso restrittivo. L’ultimo intervento legislativo è stato previsto dal D.L. 13 agosto 2011, n. 138 (cosiddetta Manovra di Ferragosto) che ha, di fatto, limitato le precedenti agevolazioni fiscali spettanti alle cooperative, intervenendo prepotentemente sulla quota di utili netti annuali, soggetti ad imposizione tributaria. La norma interviene, sostanzialmente, sulla lettera b), del comma 460, dell’art. 1 della legge n. 311/2004 che aveva introdotto la tassazione al 30% degli utili netti degli enti a mutualità prevalente di cui agli articoli 2512 e 2513 del c.c, nonché sulla lettera b-bis) introdotta dal successivo D.L. n. 112/ 2008, convertito nella legge n. 133/2008 riferibile alle cooperative di consumo. Un ulteriore emendamento, poi, ha introdotto il comma 36-ter all’art. 2 che, comporta la ripresa a tassazione della quota del 10% degli utili alla riserva minima obbligatoria. Il presente intervento si propone lo scopo di illustrare la disciplina civilistica delle società cooperative a mutualità prevalente, il diverso regime impositivo a cui sono assoggettate, nonché gli effetti delle novità introdotte dal legislatore fiscale in capo alle stesse.