Il punto sul Bonus investimenti

La Legge Finanziaria per l’anno 2007 ( commi 271 – 279, dell’art. 1, della legge n. 296/2006) ha inteso ridare stimolo alle imprese site nei territori del Sud Italia, dando vita ad un nuovo credito d’imposta. La misura agevolativa consentiva alle aziende localizzate nelle regioni Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna di ottenere un credito d’imposta, per l’acquisto di macchinari, impianti, programmi informatici e brevetti. Oggi, l’art. 2-bis, del cd. Decreto Sviluppo, D.L. 13 maggio 2011, n.70, introdotto in sede di conversione in Legge 12 luglio 2011, n. 106, ha rifinanziato il bonus investimenti di cui all’art. 1, commi da 271 a 279 della legge 27 dicembre 2006, n.296. Per la piena efficacia del bonus in commento bisognerà attendere il consenso della Commissione Europea: secondo quanto stabilito dal comma 3 delle disposizioni in commento, infatti, il bonus fiscale è cofinanziato attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Per quanto concerne, invece, i imiti di finanziamento per ciascuna regione interessata, la durata dell'agevolazione nonché le disposizioni di attuazione necessarie a garantire la coerenza dello strumento con le priorità e le procedure dei Fondi strutturali europei, il comma 2 dell’articolo 2 bis prevede l’emanazione di un Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Con la riproposizione tramite legge di conversione del bonus per gli investimenti nel sud, si ricorda, il decreto sviluppo ha ridisegnato la mappa delle agevolazioni alle imprese prevedendo, inoltre, un bonus fiscale per la ricerca e un bonus fiscale per le assunzioni nel Sud.