Il T.F.R. in ambito internazionale

Nel presente intervento esamineremo il corretto trattamento fiscale cui assoggettare l’indennità del trattamento di fine rapporto erogato da un soggetto italiano ad un dipendente fiscalmente non residente in Italia. Nel proseguo analizzeremo l’orientamento assunto dall’Agenzia delle Entrate in precedenti documenti di prassi e l’orientamento assunto dalla più recente giurisprudenza. La problematica fiscale connessa nasce dalla peculiarità di questa indennità; il T.F.R., infatti, si caratterizza dal fatto che lo stesso matura anno per anno per tutta la durata del rapporto di lavoro; pertanto, è possibile che nell’arco della carriera di un dipendente, l’indennità sia collegata ad un’attività svolta al di fuori dei confini nazionali e che l’erogazione dello stesso possa avvenire, anche dopo molti anni, quando l’ormai ex-dipendente è fiscalmente residente all’estero. La tematica, negli ultimi anni, si è dimostrata di particolare interesse in quanto può accadere che dipendenti che hanno operato all’estero per un committente italiano e che si sono trasferiti fuori dall’Italia successivamente, richiedano la restituzione delle ritenute versate dal datore di lavoro sul TFR collegato a tali prestazioni lavorative svolte all’estero in quanto ritengono la tassazione non dovuta.