13 marzo 2012
Il trust nella normativa antiriciclaggio: un possibile strumento per evitare l’identificazione del beneficiario effettivo
Daily news N. 75 del 13.03.2012 a cura di Ennio Vial e Chiara Rizzato
Il trust nella normativa antiriciclaggio: un possibile strumento per evitare l’identificazione del beneficiario effettivo - Daily news N. 75 del 13.03.2012 a cura di Ennio Vial e Chiara Pozzato | € 6,00 + IVA |
Nel presente intervento esamineremo la disciplina antiriciclaggio in relazione all’istituto del trust. Tale analisi partirà innanzitutto da una premessa sull’antiriciclaggio, in particolare illustreremo gli obblighi necessari ai fini di un suo corretto adempimento. Successivamente descriveremo brevemente il trust, analizzandone alcuni modelli. Le considerazioni sul trust sono ritenute fondamentali per l’effettuazione di un corretto collegamento alla disciplina antiriciclaggio, normativamente statuita dal D. Lgs. 231/2007. Il punto critico che il presente lavoro si propone di analizzare è l’identificazione del titolare effettivo del trust, il quale dopo accurata applicazione della norma, risulta non sempre coincidente con il beneficiario effettivo. Infatti, l’identificazione dello stesso può sembrare ambigua e di fatto in alcune circostanze inapplicabile. Coglieremo, quindi, l’occasione per esaminare la disciplina e tutti i suoi aspetti critici, fornendo spiegazioni ai molteplici casi esistenti.
Categorie:Antiriciclaggio
- Daily news n. 75 (233 kB)
Il trust nella normativa antiriciclaggio: un possibile strumento per evitare l’identificazione del beneficiario effettivo - Daily news N. 75 del 13.03.2012 a cura di Ennio Vial e Chiara Pozzato | € 6,00 + IVA |