23 novembre 2011
Immobili non locati o inagibili e normativa società di comodo: cause di esclusione?
Daily news N. 325 del 23.11.2011 a cura di Leonardo Pietrobon
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La disciplina riguardante le c.d. "società di comodo" è stata introdotta nell’ordinamento fiscale nazionale dal co. 1 dell’art. 30 della L. 23.12.1994, n. 724, al fine di contrastare comportamenti elusivi, rappresentati dalla "classica" interposizione di una società fittizia, quale soggetto titolare di determinati beni che, invece, rimangono nella piena disponibilità dei soci della stessa o dei loro familiari ( ). Tale intento, come noto, appare ancora più chiaro alla luce delle novità introdotte dal Legislatore con l’art. 2, co. da 36-quinquies a 36-duodecies, D.L. 138/2011, riguardanti da un lato l’inasprimento impositivo per le società che assumono tale qualifica, con un innalzamento di 10,5 punti percentuali a titolo di IRES e la previsioni di non operatività per le società che per tre periodi d’imposta consecutivi risultano in perdita o nel predetto arco temporale (triennio) siano per due periodi d’imposta in perdita fiscale ed in uno abbiano dichiarato un reddito inferiore all’ammontare minimo previsto dalla disciplina delle società non operative ( sull’argomento si rimanda anche alla nostra Daily News n.242 del 12 settembre 2011 e nostra Daily News n.279 del 13.10.2011 e nostra Daily News n.324 del 21.11.2011)
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