Imposta sugli immobili detenuti all’estero: determinazione e versamento dell’imposta e compilazione del quadro RW

L’articolo 19 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 ha istituito, a decorrere dal 2011, un’imposta: i) sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) di proprietà di persone fisiche residenti nel territorio dello Stato o in relazione ai quali le stesse siano titolari di diritti reali; ii) nella misura dello 0,76% del valore dell'immobile. Sul punto, si precisa che, l’imposta di cui trattasi è stabilita nella misura ridotta dello 0,4% per gli immobili adibiti ad abitazione principale e per le relative pertinenze posseduti: i) dai soggetti che prestano lavoro all'estero per lo Stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministrativa o per un suo ente locale; ii) dalle persone fisiche che lavorano all'estero presso organizzazioni internazionali cui aderisce l'Italia la cui residenza fiscale in Italia sia determinata, in deroga agli ordinari criteri previsti dal Testo Unico delle imposte sui redditi, in base ad accordi internazionali ratificati. Per gli immobili esteri destinati ad abitazione principale, dall'imposta dovuta occorre detrarre, peraltro, fino a concorrenza del suo ammontare, 200,00 euro rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione. Non opera più, invece, dal 01.01.2014, la maggiorazione della detrazione di euro 50,00 riconosciuta per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. In vista del versamento dell’imposta e di una corretta compilazione del dichiarativo, procediamo, nel proseguo del presente contributo, a riepilogare la disciplina IVIE precisando fin da ora che le persone fisiche residenti nel territorio dello stato dovranno compilare il modulo RW al fine di liquidare anche le imposte patrimoniali sui beni esteri, tra le quali, appunto, l’imposta sul valore degli immobili esteri (IVIE).