Le novità del transfer pricing sui beni immateriali

L’OCSE, in data 10 luglio 2017, ha pubblicato la nuova versione delle Linee Guida sui prezzi di trasferimento. Il documento ha recepito i risultati derivanti dal Progetto BEPS (Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting), presentato in occasione dell’incontro del G20 svoltosi a Mosca il 19 ed il 20 luglio 2013, finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale internazionale, attuata nella maggioranza dei casi da grandi multinazionali che, sfruttando lacune ed asimmetrie normative, riescono ad eludere i vari sistemi fiscali spostando profitti in Paesi a bassa fiscalità o in veri e propri paradisi. I diversi Reports pubblicati dall’OCSE nell’ambito del suddetto progetto hanno reso necessaria la rivisitazione delle linee guida OCSE in materia di Transfer Pricing. La pubblicazione della nuova versione delle “Transfer Pricing Guidelines for Multinational Enterprises and Tax Administration” ha, quindi, l’obiettivo di garantire che la disciplina sul transfer pricing consenta, nel migliore dei modi, la determinazione, l’allocazione e la conseguente tassazione del reddito derivante dalle operazioni infragruppo coerentemente con le funzioni svolte, i rischi assunti, gli assets utilizzati dalle parti coinvolte nelle transazioni. Nel presente intervento analizzeremo la nuova formulazione del Capitolo VI delle linee guida citate, che affronta la disciplina degli intangibles.