Legge di stabilità 2011: novità per l’ accertamento parziale

L'articolo 1, comma 17, della legge di Stabilità 2011 allarga il campo di azione dell'accertamento parziale sia per le imposte sui redditi sia per l'Iva. L'accertamento parziale, nella sua formulazione originaria, scatta qualora da segnalazioni, accessi, ispezioni o verifiche siano stati acquisiti elementi probatori sufficienti per stabilire l'esistenza di un reddito non dichiarato o il maggior ammontare di un reddito parzialmente dichiarato; mentre in riferimento all'Iva, al contribuente può essere contestato un maggior importo di corrispettivi, o deduzioni completamente o parzialmente non spettanti. Le nuove disposizioni introdotte dalla Legge di stabilità 2011 ampliano la portata dell’istituto deflattivo il quale potrà basarsi oltre che su segnalazioni, accessi, ispezioni e verifiche, anche su: inviti a comparire rivolti ai contribuenti con la richiesta di dati e notizie rilevanti ai fini dell'accertamento nei loro confronti anche a seguito delle indagini finanziarie; inviti per l'esibizione o trasmissione di atti e documenti rilevanti ai fini dell'accertamento; questionari inviati ai contribuenti per ottenere dati e notizie di carattere specifico rilevanti ai fini dell'accertamento nei loro confronti o anche nei confronti di altri soggetti passivi d'imposta con i quali abbiano intrattenuto rapporti. Si tratta, in sostanza, di una modalità che permette all’Amministrazione Finanziaria di muovere specifiche contestazioni al contribuente senza arrecare pregiudizio all'ulteriore azione accertatrice. Per cui, gli uffici, nella loro attività di controllo, conservano la possibilità di procedere ad una eventuale attività istruttoria aggiuntiva. Sarà, dunque, possibile che il contribuente possa essere ulteriormente accertato per la stessa annualità d’imposta e per il medesimo reddito oggetto di un precedente accertamento.