Nuove conferme e precisazioni in materia di incremento dell’aliquota Iva

L’Agenzia delle Entrate (C.M. del 5.11.2013 n. 32) ha fornito talune precisazioni in relazione all'aumento dell'aliquota IVA ordinaria dal 21% al 22% in vigore dall'1.10.2013. Fermo restando che sono applicabili i chiarimenti già resi dalla circ. 45/2011 (con riferimento al precedente aumento), viene altresì ribadito che, al fine di individuare l'aliquota IVA ordinaria da applicare (21% o 22%), rileva il momento di effettuazione delle operazioni ai sensi dell'art. 6 del DPR 633/72. Per cui, fatto salvo il caso di emissione della fattura anticipata o del pagamento di acconti, si applica l'aliquota IVA del 22%: i) alle consegne o spedizioni effettuate dall'1.10.2013, per le cessioni di beni mobili; ii) alle operazioni il cui corrispettivo è pagato a partire dall'1.10.2013, per le prestazioni di servizi. Nel caso di operazioni con l'estero, invece: i) agli acquisti intracomunitari di beni si applica l'aliquota IVA vigente alla data di partenza dei beni dallo Stato di origine; ii) alle importazioni si applica l'aliquota IVA vigente alla data di accettazione della dichiarazione doganale; iii) alle prestazioni di servizi "generici", rese da un soggetto IVA non residente a un committente italiano, si applica l'aliquota IVA vigente al momento di ultimazione della prestazione. L’Agenzia delle Entrate chiarisce inoltre che: i) per le operazioni in regime di IVA per cassa, l'aliquota IVA applicabile va determinata sulla base del momento di effettuazione (in quanto il regime differisce solo l'esigibilità dell'imposta); ii) è ammessa la correzione di eventuali errori dovuti all'adeguamento dei software per la fatturazione, senza applicazione delle sanzioni, purché la regolarizzazione avvenga entro il 27 dicembre 2013 (per le operazioni effettuate nei mesi di ottobre e novembre), ovvero entro il 16 marzo 2014 (per le operazioni di dicembre o del quarto trimestre); iii) nelle note di credito emesse dai fornitori di servizi di pubblica utilità (acqua, luce e gas) si applica l'aliquota IVA ordinaria dell'ultima fattura emessa per il periodo di riferimento del conguaglio (nei limiti dell'imposta addebitata con tale aliquota nella fattura stessa).