Redditometro e spesometro: la reintroduzione degli elenchi clienti e fornitori

L'accertamento sintetico è uno strumento accertativo presuntivo, incardinato nell'art. 38 del D.P.R. n. 600/1973, attraverso il quale la situazione reddituale delle persone fisiche può essere ricostruita valorizzando alcuni elementi di fatto, costituiti dalla disponibilità di determinati beni ritenuti in grado di comprovare una maggior capacità contributiva rispetto a quella dichiarata. Esso può essere applicato sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel periodo di imposta (accertamento sintetico puro), ovvero sulla base di indicatori standard di capacità contributiva («redditometro»). In epoca recente, l’applicazione dello strumento ha ricevuto impulso anche dall’introduzione del c.d. «spesometro», ossia dell’obbligo di comunicazione, posto a carico dei soggetti IVA, riferito all’effettuazione di operazioni imponibili al di sopra di un determinato ammontare. Per effetto del D.L. «fiscale» n. 16/2012, lo spesometro lascia il posto alla rilevazione generale, anche se «per masse», delle operazioni effettuate con fornitori e clienti del soggetto IVA.