Rivalutazione beni di impresa – Legge stabilità 2014 e chiarimenti di Telefisco 2014

La legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) ha riproposto la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni secondo la disciplina già contenuta nella legge 21 novembre 2000, n. 342 e successive modifiche( ). In questa occasione, i maggiori valori iscritti nel bilancio in corso al 31.12.2012 sono fiscalmente riconosciuti a partire dal 2016, terzo esercizio successivo a quello in cui la rivalutazione è stata eseguita. Nel biennio di sospensione (2014-2015) i valori fiscali dei beni sono assunti senza tenere conto della rivalutazione operata. Gli effetti fiscali sono subordinati al versamento in tre rate annuali di pari importo senza interessi, di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’Irap la cui aliquota è del 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per i beni non ammortizzabili. Il versamento Inoltre, è previsto che il saldo attivo di rivalutazione può essere affrancato mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del 10%.