Società maltesi tra disciplina CFC e tassazione dei dividendi

In questo intervento esamineremo la tassazione dei dividendi provenienti da Malta alla luce della disciplina italiana del percettore e, ovviamente, della disciplina maltese. L’aliquota di tassazione dei redditi societari non è bassa in quanto si attesta sul 35% tuttavia lo Stato maltese rimborsa al socio un ammontare che può arrivare ai sei settimi dell’imposta pagata determinando in questo modo un prelievo effettivo del 5%. Questa circostanza può avere un impatto non solo sul regime di tassazione del dividendo ma anche ai fini dell’applicazione della disciplina sulle controlled foreign companies. E’ appena il caso di ricordare che a partire dal D.M. 27.7.2010 Malta è stata espunta dalla black list di cui al D.M. 21.11.2001. Peraltro, l’inclusione in tale disciplina di un Paese comunitario destava talune perplessità in quanto poteva confliggere con le libertà fondamentali sancite dal Trattato istitutivo della CEE. Dal 2010, tuttavia, alla stregua di quanto accade per tutti gli altri Paesi europei, le società maltesi possono ricadere nel regime della CFC white list di cui all’art. 167 comma 8 bis. A partire dal 2016 il D.M. 21.11.2001 non è più considerato il punto di riferimento per determinare l’assoggettamento alla disciplina cfc black list; tuttavia, il comma 1 stabilisce in modo espresso che la stessa non trova applicazione in relazione ai paesi comunitari . In sostanza, alle società maltesi non potrà essere applicata la disciplina relativa alle CFC black list ma le stesse potrebbero ricadere nella CFC white list. Esamineremo la questione nel presente intervento.