9 luglio 2014
Spunti difensivi negli accertamenti basati sugli studi di settore: carattere sostanziale del contraddittorio, corretta individuazione dell’attività e del cluster di riferimento
Daily news n. 194 del 09.07.2014 a cura di Francesco Alex Astone
Spunti difensivi negli accertamenti basati sugli studi di settore: carattere sostanziale del contraddittorio, corretta individuazione dell’attività e del cluster di riferimento - Daily news n. 194 del 09.07.2014 a cura di Francesco Alex Astone | € 6,00 + IVA |
Gli accertamenti da studi di settore sono sicuramente una tra le più temute metodologie di accertamento utilizzate dall'Agenzia delle Entrate, utile per far emergere un maggior reddito imponibile. Tale strumento si basa su dati statistico-matematici che determinano con ragionevole certezza il reddito che un'attività come quella accertata, viste anche le componenti strutturali dell'attività stessa, avrebbe dovuto dichiarare/produrre in un determinato periodo di imposta. Lo scostamento posto alla base dell'aumento del reddito imponibile costituisce una presunzione semplice, come tale contestabile da parte del contribuente con qualsiasi tipo di prova, comprese le stesse presunzioni semplici. In fase dichiarativa il contribuente potrebbe decidere di adeguarsi dichiarando il valore determinato dagli studi di settore pagando di conseguenza le imposte, dirette e indirette, anche su quel surplus reddituale ritenuto corretto dall'Agenzia delle Entrate. Tale adeguamento consente al contribuente di beneficiare di un particolare regime premiale che prevede, tra l'altro, l'esclusione da eventuali accertamenti basati su presunzioni semplici di cui all'articolo 39, comma 1, lettera d), secondo periodo del D.P.R. 600/1973. Se tuttavia lo stesso contribuente ritenesse di non adeguarsi al risultato degli studi di settore ritenendo, ad esempio, di possedere prove oggettive per dimostrare che in quell'anno il suo reddito non poteva che essere inferiore alle aspettative dello studio di settore, questi potrà, con molta probabilità, ricevere l'invito dell'Agenzia dell'Entrate a presentarsi presso gli uffici territoriali al fine di motivare le ragioni dello scostamento. Da questo momento in poi è necessario conoscere le possibilità, le precauzioni nonché spunti difensivi che il contribuente deve tenere in considerazione sin dalla fase del contraddittorio, istituto quest'ultimo che diviene determinate in un accertamento analitico-induttivo basato su presunzioni semplici com'è quello sugli studi di settore. Ovviamente, quando si parla di difesa del contribuente e, di riflesso, di contenzioso tributario, non si può evitare di analizzare le sentenze emesse dalle varie commissioni tributarie e dalla Corte di Cassazione; questo al fine di carpire gli orientamenti e i principi espressi dai giudici.
Categorie:Giurisprudenza – Studi di Settore
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