10 luglio 2018

Decreto dignità: anticipazioni delle novità in materia fisco e lavoro

News per i clienti dello studio n. 101 del 10.07.2018

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Gentile cliente, con la presente desideriamo informarLa che il Consiglio de Ministri ha recentemente approvato la versione definitiva del c.d. “decreto dignità”, contenente alcuni provvedimenti in materia fisco e lavoro. Con specifico riferimento alla materia fiscale si segnala i) la modifica del “redditometro” mediante l’introduzione di una disposizione secondo cui il decreto ministeriale attualmente vigente, che elenca gli elementi indicativi di capacità contributiva non ha più effetto per i controlli ancora da eseguire relativi al 2016 e agli anni successivi (si stabilisce l’adozione da parte del Mef di un nuovo decreto in materia, dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori); ii) rinvio della prossima scadenza per la trasmissione della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (viene stabilito che i dati relativi al terzo trimestre 2018 possono essere inviati telematicamente al 28.02.2019, anziché entro il 30.11.2018); iii) l’abolizione del meccanismo della scissione dei pagamenti (“split payment” – articolo 17-ter, Dpr 633/1972) per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o di acconto. Si rileva, inoltre, l’introduzione di alcune limitazioni alla delocalizzazione delle imprese nel caso in cui queste fruiscano di aiuti ed incentivi economici. In materia lavoro, invece, si segnala i) la modifica – in termini restrittivi – della disciplina del lavoro a termine con riduzione del periodo massimo del rapporto e reintroduzione delle causali (ma solo per alcune fattispecie); ii) l’applicazione, alla somministrazione del lavoro, della medesima disciplina prevista per il contratto a termine; iii) l’incremento delle indennità di licenziamento e la maggiorazione dei termini per l’impugnazione dei contratti a termine. Di seguito illustriamo le principali novità contenute nello schema di decreto, precisando che le disposizioni entreranno in vigore solamente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento definitivo.
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