Le perdite delle Srl nel 2024

La pandemia ha suggerito al legislatore l’introduzione di norme volte a tutelare l’economia e, in particolare, ha inteso proteggere quelle situazioni di crisi temporanea delle imprese che, in assenza di interventi statali, avrebbero cristallizzato una causa di scioglimento. Nel solco di tali necessità si prendano in considerazione, tra gli altri, i seguenti provvedimenti anticrisi: i. sospensione degli ammortamenti; ii. sospensione delle perdite. In estrema sintesi, lo Stato ha concesso (mediante l’art. 60 del “Decreto Agosto” - DL. 104/2020 - conv. in Legge n. 126/2020) la possibilità di migliorare i risultati economici nel periodo 2020 - 2023 attraverso lo slittamento dell’imputazione delle quote di ammortamento relative a detti esercizi, posticipandone nel tempo la loro incidenza sul conto economico (l’attuale portata temporale della norma è stata completata mediante l’art. 3 c. 8, del D.l. n. 198/2022). Contemporaneamente, attraverso il decreto liquidità (più precisamente attraverso l’art. 6, del D.l. n. 23/2020), il legislatore ha sospeso l’applicazione della disciplina delle procedure di allarme previste nel caso in cui l’ammontare delle perdite superi la soglia di oltre un terzo del capitale (artt. 2482-bis e 2482-ter c.c., per le S.r.l.), relativamente al periodo 2020 – 2022. Si consideri di seguito la disciplina pandemica delle perdite considerando che il 2023 costituisce il primo esercizio posto al di fuori del periodo di tutela.