Bonus arredo: per il 2021 valgono i precedenti parametri

Come noto coloro che svolgono lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro, ristrutturazione ed altre tipologie di lavorazioni edili possono beneficiare di un incentivo anche per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del DL n. 63/2013. Con interrogazione parlamentare n. 5-08007 del 04.05.2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha specificato che per il riconoscimento della detrazione per l’acquisto di elettrodomestici, per il 2021 è possibile fare riferimento alle classi energetiche minime previste in base ai vecchi parametri, sulla base delle etichette energetiche in vigore dal 01.03.2022 (si veda Regolamento 2017/1369/ue). Sulla base di quanto precisato dal ministero in occasione della citata interrogazione, fino al 31.12.2021 i benefici trovano applicazione con riferimento ai forni di classe energetica non inferiore ad A+/A, mentre a decorrere dal 01.01.2022 viene richiesta: i) la classe A per i forni; ii) la classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie; iii) la classe F per frigoriferi e congelatori. Il nuovo sistema, prevede una scala che va dalla A a G (il precedente da A+++ a D). Ricordiamo che per le spese sostenute nel 2021 la detrazione viene prevista nella misura del 50% delle spese per mobili ed elettrodomestici, nel limite massimo di 16.000 euro a prescindere dall’ammontare delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il limite delle detrazione si riferisce alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, pertanto se gli interventi sono eseguiti su più unità immobiliari, il limite va riferito a ciascuna di esse. Ricordiamo che non è possibile beneficiare della detrazione nel caso in cui l’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici venga sostenuto in data antecedente rispetto all’inizio dei lavori edilizi. La data di inizio lavori può essere ricavata tramite abilitazioni, comunicazioni preventive indicanti la data di inizio dei lavori all’ASL, nonché la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in caso di lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abilitativi.