19 febbraio 2024

Credito d’imposta mezzogiorno: modello CIM da presentare entro fine 2024

Memory n. 30 del 19.02.2024 a cura di Riccardo Malvestiti

In occasione della videoconferenza tenutasi il 01.02.2024 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la comunicazione per fuire dei bonus investimenti per il mezzogiorno riferita al 2023 può essere inviata entro la fine del 2024. Il quesito posto, in particolare, richiedeva alle Entrate di specificare se, per le spese sostenute nel corso del 2023, la comunicazione può essere inviata nel corso del 2024: nel caso proposto, un contribuente ha sostenuto investimenti agevolati nel 2023, consegnati entro l’anno ma con fatturazione avvenbuta solo l’anno successivo. Da qui il dubbio sul corretto termine di comunicazione degli investimenti agevolati. L’Agenzia, rispondendo al quesito, specifica che con il provvedimento del 01.06.2023 il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di comunicazione per la fruzione del credito, prevedendo che per le acquisizioni di beni strumentali nuove effettuate dal 01.01.2023 il modello è inviato entro il 31.12 dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono effettuate le acquisizioni. Conseguentemente, sarà ancora possibile chiedere nel 2024 il credito per investimenti nel mezzogiorno. Ricordiamo che con Legge di Bilancio 2023 il legislatore ha introdotto modifiche alla disciplina del credito determinando la proroga dei benefici spettanti fino al 2023 anche con riferimento alle ZES, mentre non sono state apportate modifiche con riferimento alle aliquote agevolate, differenziate per ambito territoriale (in ragione della tipologia di deroga ammessa dal TFUE) e per dimensioni del’impresa (piccole, medie e grandi aziende). Di seguito illustriamo i chiarimenti forniti dalle Entrate in occasione della VIDEOCONFERENZA del 01.02.2024, ricordando che in occasione della risposta ad interpello n. 281 del 04.04.2023 sono stati fornite precisazioni in relazione all’ambito di applicazione del beneficio con riferimento alle centrali POP (i precedenti chiarimenti negavano l’applicazione del beneficio a tali strutture).
Categorie:Novita 2024
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