Decreto Sviluppo: ampliamento del "Patto di famiglia" nella successione generazionale d’impresa

Il Decreto Sviluppo, a cui ha dato il via il Consiglio dei Ministri il 05.05.2011 e che si prevede in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale indicativamente il 12.05.2011, è intervenuto tra i vari ambiti, anche sulla successione generazionale d’impresa facilitandola per mezzo dell’ampliamento dell’istituto giuridico dei “Patti di famiglia” di cui agli artt.li 768 bis e segg. del Codice Civile, così come istituito dalla Legge n.55 del 14.02.2006. Sostanzialmente il trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni societarie oggetto del trasferimento e disciplinate dal “Patto di famiglia” potranno essere rimandate anche ad un’epoca successiva alla morte dell’imprenditore e gestite per un determinato periodo di tempo, connotato con un termine o col verificarsi di una condizione sospensiva (per esempio il conseguimento della laurea da parte del discendente designato), da un terzo amministratore, scelto dal disponente. Quest’ultimo potrà anche prevedere che il figlio a cui trasferirà i beni dopo il suo decesso venga scelto dall’amministratore nominato pro tempore . Al “Patto di Famiglia” potranno anche non partecipare tutti i legittimari a patto che venga redatta una perizia giurata che stimi il valore dell’azienda o delle partecipazioni societarie oggetto del trasferimento. Infine, le attribuzioni “compensative” ai familiari diversi dal beneficiario dell’azienda potranno essere fatte, oltre che dal beneficiario o assegnatario, anche dall’imprenditore stesso che, con il “Patto di Famiglia” ha programmato il passaggio di generazione della sua azienda. Queste sono le principali novità sull’argomento introdotte dallart.8 comma 1 lettera a) del cosiddetto Decreto Sviluppo.