Dl semplificazioni: nuovi limiti alla compensazione dei crediti Iva

Il comma 18 dell'art. 8 del DL 16/2012 ha modificato, abbassandola, la soglia di compensazione orizzontale ( altri tributi e contributi) del credito IVA che passa, così, da Euro 10.000 ad Euro 5.000. Come noto, le prime limitazioni alla compensazione del credito IVA (introdotte dal DL 78/2009) consentivano, sino all’entrata in vigore del predetto decreto ( 2 marzo 2012) i) la compensazione libera del credito IVA annuale nonché quello dei primi tre trimestri fino ad Euro 10.000; ii) la compensazione dei crediti eccedenti Euro 10.000 subordinatamente alla presentazione della dichiarazione annuale iii) la compensazione di importi eccedenti Euro 15.000 previa presentazione della dichiarazione annuale Iva, avvalorata dall'apposizione del visto di conformità. Nel suddetto contesto normativo si inseriscono le modifiche del DL 16/2012 senza, però, che sia indicata una data di decorrenza (la norma prevede unicamente la possibilità che il direttore dell'Agenzia delle Entrate stabilisca termini e modalità attuative con apposito provvedimento). In attesa del provvedimento, peraltro non obbligatorio, i contribuenti devono decidere come e in che limiti effettuare le compensazioni. I primi commenti dottrinali alla disposizione in commento sostengono che i soggetti che alla data di entrata in vigore della disposizione, (2 marzo 2012), abbiano già compensato fino ai 10.000 euro non incorrano in alcuna sanzione, mentre risulta più complessa la situazione di quei soggetti che abbiano compensato più di 5.000 euro ma meno di 10.000 euro e vogliano compensare la residua parte. Un atteggiamento estremamente prudenziale propende a ritenere che la compensazione in parola sia fatta solo dopo la presentazione della dichiarazione IVA annuale.