Il commento della Guardia di Finanza alla riforma del D.Lgs. n. 74/2000

Il D.Lgs. n. 158 del 24.09.2015, ha introdotto una profonda riforma alla disciplina dei reati tributari di cui al D.Lgs. n. 74/2000. A decorrere dallo scorso 22.10.2015 (data di entrata in vigore del decreto) sono state modificate la maggior parte delle fattispecie penalmente rilevanti: tra le modifiche più significative si segnalano, in particolare, l’aumento delle soglie di rilevanza per i reati di omesso versamento, l’introduzione della fattispecie di omessa dichiarazione anche a carico del sostituto d’imposta, l’individuazione di nuove circostanze di esclusione della pena e l’innalzamento della pena irrogabile per l’ipotesi di occultamento/distruzione di scritture contabili. Con l’intervento, il legislatore ha inteso razionalizzare le ipotesi di rilevanza penale, individuando da una parte una responsabilità limitata ai fenomeni più rilevanti e dall’altra una diversa valutazione della rilevanza penale dei fatti da contestare, anche in termini di quantum della pena. Con la circolare n. 331248 del 10.11.2015 la Guardia di Finanza ha fornito alcuni chiarimenti relativamente alla portata della nuova riforma, precisando che anche nei casi di esclusione della pena verrà in ogni caso presentata la segnalazione ai fini penali. Pertanto, anche nel caso in cui il contribuente abbia versato quanto richiesto a titolo di imposte, interessi e sanzioni, verrà in ogni caso inoltrata notizia di reato. Inoltre, per effetto di alcune modifiche in materia di occultamento o distruzione di scritture, al reato si applicano gli istituti delle intercettazioni e della confisca. Con la presente trattazione analizziamo i chiarimenti forniti dalla Guardia di Finanza sull’argomento.