IMU 2021: versamento prima rata con esclusioni

Con l’articolo 1, commi 599-600 legge n. 178 del 30.12.2020 il legislatore ha introdotto una nuova esclusione dal versamento in materia IMU per l’anno 2021. Sulla falsariga di quanto già previsto dai decreti ristori con riferimento al versamento del saldo 2020, la legge di Bilancio 2021 ha previsto l’esclusione dal versamento della prima rata IMU 2021 per gli immobili il cui utilizzo risulta particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria. Nel dettaglio, l’esclusione dal versamento si riferisce agli immobili i) adibiti a stabilimenti balneari, marittimi, lacuali, fluviali e termali; ii) rientranti nella categoria D/02 e relative pertinenze, agli immobili degli agriturismi, villaggi turistici, ostelli, rifugi, colonie, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, b&b, residence e campeggi; iii) immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; iv) immobili di discoteche, sale da ballo, night club e simili, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività. Ricordiamo che con l’articolo 1, commi da 738 a 783 della legge n. 160 del 27.12.2019 il legislatore ha previsto una modifica del previgente assetto delle imposte sugli immobili stabilendo, a decorrere dal 2020, la riunione di IMU e TASI. Con l’articolo 9 del D.Lgs. n. 137 del 28.10.2020 il elgislatore ha previsto la cancellazione della seconda rata IMU 2020 copn riferimento agli immobili ed alle pertinenze in cui sono esercitate le attività limitate dal DPCM 24.10.2020. Ricordiamo che sulla base delle disposizioni contenute nella legge n. 160/2019, infatti: i) IMU e TASI vengono riunite nella “nuova IMU”, la cui disciplina ricalca per molti aspetti la precedente disciplina; ii) la TARI continuerà a trovare applicazione come negli anni precedenti. In occasione dei decreti ristori, ricordiamo, sono state disposte alcune esenzioni con riferimento al saldo 2020. Ci si riferisce, in particolare, agli immobili ubicati nei comuni delle zone rosse ed a quelli in cui si esercitano le attività individuate dall’allegato 2 del DL n. 137/2020.