IMU e TARES: i chiarimenti sulle modifiche del DL n. 35/2013

Con il DL n. 35 del 08.04.2013 sono state adottate misure straordinarie per sbloccare i debiti accumulati dalla pubblica amministrazione, attraverso la previsione di una procedura che entro alcuni mesi dovrebbe assicurare l’anticipazione – tra le altre cose - delle somme dovute dagli enti locali da parte dello Stato. Con il DL in parola, il governo ha colto l’occasione per apportare alcune modifiche alla disciplina dell’IMU e della TARES, tra le quali ricordiamo le seguenti: i) per il pagamento delle prime due rate della TARES, i Comuni hanno la facoltà di inviare ai contribuenti i modelli di pagamento già predisposti e precompilati per il versamento dei precedenti prelievi (la TARSU, la TIA 1 e per la TIA 2); ii) gli stessi enti possono, inoltre, utilizzare le altre modalità di pagamento dei predetti tributi, già in uso durante l’anno 2012; iii) il versamento, in un’unica soluzione, della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per mq è stato rinviato all’ultima rata del tributo, fissata ad ottobre; iv) in materia IMU, la modifica normativa stabilisce un unico termine per la presentazione della dichiarazione, individuato nel 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti. Lo scopo è evitare un’eccessiva frammentazione dell’obbligo dichiarativo derivante dal termine mobile dei 90 giorni e risolvere i problemi sorti in ordine alla possibilità, da parte dei contribuenti, di ricorrere all’istituto del ravvedimento. Con la presente trattazione analizziamo nel dettaglio i chiarimenti forniti dal Dipartimento delle Finanze con la circolare n. 1/DEF del 29.04.2013.