Rivalutazione delle aree fabbricabili e proroga per l’edificazione: i chiarimenti delle Entrate (risoluzione n. 94/E del 11.10.2012, art. 1 commi 473-476 legge n. 266/2005, art. 29 DL n. 216/2011)

Con la risoluzione n. 94/E dell’11.10.2012, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul comportamento da adottare - in tema di rivalutazione delle aree fabbricabili - alla luce della proroga decennale per l’edificazione nelle suddette zone, introdotta dal decreto “milleproroghe” per il 2012 (Dl 216/2011). Il caso in esame, in particolare, è quello di una società che non aveva provveduto a costruire entro il termine di edificazione di cinque anni allora previsto dalla legge n. 266/2005 (e successivamente prorogato con l’articolo 29 comma 8-ter del DL n. 2016/2011). Di conseguenza, la società aveva utilizzato il credito d’imposta derivante dalla “sostitutiva” versata a suo tempo e ricondotto le evidenze fiscali alla situazione esistente prima della rivalutazione stessa. Con la risoluzione n. 94/E del 11.10.2012 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che se la società non ha intenzione di fruire del nuovo termine decennale per la rivalutazione delle aree fabbricabili, non è tenuta a ripristinare i maggiori valori fiscali delle aree per allinearli ai valori di bilancio, il saldo attivo rimane una posta non vincolata e ha diritto al riconoscimento del credito per l’imposta sostitutiva versata. Se al contrario è interessata a beneficiare della proroga deve procedere al versamento del credito d’imposta maturato a decorrere dal 1° gennaio 2011 e utilizzato in compensazione, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2012, senza applicazione di sanzioni e pagando soltanto gli interessi nella misura del saggio legale.