10 dicembre 2010
I compensi agli amministratori continuano a essere dedotti per cassa se inerenti
Antonella Gemelli
Daily news N. 345
I compensi agli amministratori continuano a essere dedotti per cassa se inerenti - Daily news N. 345 | € 6,00 + IVA |
Con il presente intervento si intende effettuare il punto circa gli adempimenti di fine anno per tutte quelle società che hanno deliberato compensi agli amministratori, alla luce della discussa sentenza 18702/10 della Cassazione ( a riguardo si veda nostra Daily News n.250 del 13 settembre 2010) che ha affermato che i compensi agli amministratori di società di capitali “non sono affatto deducibili”. Posizione che la suprema Corte fonda con un richiamo alla Sentenza n.24188 del 2006, in cui era stato affermato che il previdente articolo 62 del Tuir, nell’escludere la deduzione del compenso per il lavoro prestato o l’opera svolta dall’imprenditore individuale, consentirebbe la deducibilità dei soli compensi agli amministratori di società di persone e non di quelli attribuiti agli amministratori di società di capitali. L’intervento intende focalizzare l’attenzione che la conclusione a cui è pervenuta la Corte non è affatto condivisibile, così come, peraltro, si è espressa l'amministrazione finanziaria in sede di risposta a un'interrogazione parlamentare, la n.5-03498, fornita il 30 settembre scorso, superando, di fatto, la differente presa di posizione assunta dalla Cassazione con la citata ordinanza. Completa la trattazione un ripasso delle disposizioni normative che si occupano dei compensi agli amministratori e le condizioni affinchè tali compensi possano essere dedotti nell’esercizio, ai fini fiscali, da parte delle Società di capitali.
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