Il nuovo equo compenso per i professionisti

Il 5 maggio scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 la L. 21.4.2023 n. 49, che disciplina l’equo compenso con riferimento alle prestazioni d’opera intellettuale rese dai professionisti, iscritti o meno a Ordini o Collegi, nei confronti di determinate categorie di soggetti. La citata legge si inserisce nel percorso di riforma delle professioni iniziato nel 2017, con la prima disciplina dell’equo compenso, e si propone di tutelare i professionisti nell’ambito dei rapporti d’opera professionale in cui essi si trovino nella posizione di “contraenti deboli”, imponendo alle controparti contrattuali cui si applica la nuova disciplina di corrispondere un compenso “equo” con riferimento alla prestazione resa ed impedendo l’imposizione di clausole troppo restrittive e vincolanti, che sbilancino il contratto a favore del “contraente forte”. Le violazioni delle nuove norme sono sanzionate con la nullità delle relative pattuizioni; si prevedono inoltre meccanismi di tutela per i professionisti e un regime di prescrizione ad hoc con riferimento, da un lato, al termine per ottenere il pagamento del compenso e, dall’altro lato, a quello per far valere la responsabilità professionale.