Il punto sulle agevolazioni “prima casa” alla luce dei recenti chiarimenti di prassi

Con il termine “agevolazioni prima casa” si intendono quei benefici fiscali che operano, con riferimento all'IVA ed alle imposte d'atto (imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale), per i trasferimenti immobiliari aventi determinate caratteristiche, individuate dalla nota II-bis all'art. 1 della Tariffa, Parte I, allegata al DPR 131/86. In particolare, in presenza delle condizioni di legge, le cessioni di immobili abitativi scontano, a seconda dei casi: (i) l'imposta di registro nella misura “agevolata” del 2% (anziché del 9%), con la misura minima di 1.000,00 euro e le imposte ipotecaria e catastale di 50,00 euro ciascuna; (ii) l'IVA nella misura “agevolata” del 4% anziché del 10% e le imposte ipotecaria e catastale di 200,00 euro ciascuna. Il presente intervento illustra i recenti interventi di prassi dell’Agenzia delle Entrate sul punto. Si esaminano, in particolare, le risposte interpello 27.2.2020 n. 80, 20.2.2020 n. 66, 20.2.2020 n. 65, 29.10.2019 n. 443, 10.9.2019 n. 378, 10.9.2019 n. 377, 30.8.2019 n. 362, 30.8.2019 n. 357, 15.7.2019 n. 241.