23 dicembre 2010
Il reddito della stabile organizzazione
Daily news N. 361 del 23.12.2010 a cura di Ennio Vial e Vita Pozzi
Il reddito della stabile organizzazione - Daily news N. 361 del 23.12.2010 a cura di Ennio Vial e Vita Pozzi | € 6,00 + IVA |
Lo scopo del presente intervento è quello di illustrare i criteri di determinazione del reddito della stabile organizzazione alla luce delle disposizioni contenute nel Tuir e nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni. A tal fine è necessario premettere cosa si intenda per stabile organizzazione, e come la stessa si differenzi da altre fattispecie quali l’ufficio di rappresentanza e la società di diritto locale. Vedremo come nella sostanza il reddito prodotto in Italia da una stabile organizzazione di società estere sia tassato con le regole previste per le società di capitali. La normativa italiana prevede, inoltre, una sorta di forza attrattiva della stabile organizzazione per cui talune fattispecie reddituali realizzate dalla casa madre in Italia, pur se non riferite alla stabile, sono attratte nel reddito di impresa da questa prodotto. La normativa interna è tuttavia superata dal disposto convenzionale che, se in linea con il Modello OCSE, supera tale attrazione, delimitando il perimetro del reddito della stabile a quello derivante dall’attività da questa svolta. Nel corso della trattazione evidenzieremo, inoltre, come i rapporti tra casa madre e stabile organizzazione devono ispirarsi al principio dell’arm’s lenght ossia della libera concorrenza.
Categorie:Redditi d'impresa
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