Le procedure di allerta nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (“CCII”), tra le principali novità, introduce le procedure di allerta volte ad intercettare tempestivamente la crisi mediante una diagnosi precoce e ad intervenire prima che essa si traduca in insolvenza irreversibile, salvaguardando la continuità aziendale. L’esigenza di consentire alle imprese in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce per evitare l’insolvenza e proseguire l’attività è un principio fondamentale per la corretta gestione della crisi. La possibilità di tutelare i valori delle imprese in difficoltà, d’altra parte, è strettamente collegata alla tempestività dell’intervento risanatore, che dipende dalla capacità di: (i) percepire precocemente i segnali della crisi, onde evitare che la stessa degeneri in insolvenza sino a divenire irreversibile; (ii) intervenire con adeguati strumenti di sostegno diretti al superamento della crisi. Il sistema di segnalazione tempestiva (“early warning”) implica un cambio radicale di “cultura” nella gestione della crisi, che viene orientata verso la pianificazione ed il controllo, secondo la logica della prevenzione. La neo introdotta procedura di allerta e gli indicatori della crisi entreranno in vigore il 15.8.2020, ossia dopo il decorso di 18 mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta in data 14.2.2019, del DLgs. 12.1.2019 n.14.