Locazioni degli immobili abitativi delle persone fisiche e imposta di registro

Il contratto di locazione di un immobile abitativo stipulato da un locatore non soggetto ad IVA, sconta l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2%, ai sensi dell’art. 5, co. 1, lett. b), della Tariffa, Parte I, allegata al DPR 131/1986. L’art. 17, co. 3, del DPR 131/86, consente alle parti di versare l’imposta di registro sulle locazioni di durata pluriennale: i) in un'unica soluzione, con riferimento all’ammontare del corrispettivo (canone) pattuito per l’intera durata del contratto; ii) annualmente, sull’ammontare del canone relativo a ciascun anno di durata della locazione. Dall’1.1.2015, l’imposta di registro sul contratto di locazione è corrisposta con modalità differenti a seconda di come avviene la registrazione del contratto. In particolare, se la registrazione del contratto di locazione avviene: i) telematicamente (mediante il software “RLI” o mediante “RLI web”), le imposte di registro e di bollo dovute sulla locazione sono calcolate automaticamente dal sistema, previa indicazione di un conto corrente sul quale operare l’addebito delle somme; ii) presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate (presentando il modello RLI cartaceo), esibendo le attestazioni di pagamento delle imposte di registro e di bollo operate mediante F24 ELIDE. Con provv. Agenzia delle Entrate 15.6.2017 n. 112605, è stato approvato il nuovo modello RLI, che dallo scorso 19.9.2017 sostituisce quello approvato con il precedente provv. Agenzia delle Entrate del 10.1.2014 n. 2970.