Telefisco e Videoforum 2012: gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo regime dei minimi

L’art. 27 del D.L. 98/2011 ha riformulato in modo radicale il regime dei contribuenti minimi, apportando importanti modifiche alla precedente disciplina prevista dall’art. 1 della Legge n. 244/2007. In via generale le modifiche apportate a questo regime fiscale prevedono un inasprimento dei requisiti previsti per l’accesso e una durata massima di fruizione consistente in 5 anni per i soggetti al di sopra dei trentacinque anni. Il “restyling” del regime fiscale ha toccato anche la sua convenienza: a fronte della riduzione della platea di soggetti che ne hanno accesso, infatti, il legislatore ha previsto la riduzione dell’imposta sostitutiva dal 20% al 5%. Per i soggetti che hanno beneficiato del regime dei minimi e che dal primo gennaio 2012 non possiedono i requisiti per beneficiare del nuovo regime è stato previsto un regime ad hoc opzionale che conserva alcuni benefici caratteristici del regime dei minimi, quale l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive. La riforma del regime dei minimi, come noto, ha posto numerosi interrogativi rispetto alle modalità attuative che solo in parte sono stati risolti con i provvedimento emanati dall’Agenzia delle Entrate. Recentemente, in occasione del Videoforum 2012 Italiaoggi e Telefisco 2012 i funzionari dell’Amministrazione Finanziaria, in occasione della risposta ad alcuni quesiti hanno fornito taluni chiarimenti tra cui rammentiamo una dettagliata analisi del nuovo requisito consistente il carattere di novità che deve caratterizzare il nuovo regime dei minimi. In molti casi, infatti, non è chiaro se un precedente rapporto lavorativo quale lavoratore dipendente, autonomo o parasubordinato o occasionale sia ostativo all’accesso al nuovo regime.